lunedì 25 febbraio 2013

Le quote a pochi minuti dalla chiusura dei seggi

Ormai manca poco alla chiusura dei seggi ed i Bookmakers continuano ad accettare scommesse su chi sarà il nuovo presidente del Consiglio italiano.
Come emerge dai dati il politico dato per favorito è Bersani. La quota proposta, molto bassa, lascia intendere che per i bookmakers è praticamente certa la vittoria della coalizione di Centro-Sinistra.
Da osservare come si ritenga decisamente poco probabile la vittoria della coalizione guidata da Berlusconi (per ogni euro scommesso se ne vincerebbero rispettivamente 22 e 19, a seconda della casa di scommesse).
Grillo è notevolmente staccato (si noti come il M5S non abbia formalmente indicato un candidato premier) ed è importante notare come sia ritenuto il secondo in ordine di probabilità il nome di un politico non presente nell'elenco.

QUOTAZIONI BETFAIR

Pier Luigi Bersani - 1,14
Mario Monti - 12,9
Silvio Berlusconi - 22
Beppe Grillo - 36
Altri - 9,55


QUOTAZIONI BETDAQ

Pier Luigi Bersani - 1,14
Mario Monti - 10
Silvio Berlusconi - 21
Beppe Grillo - 34
Altri - 8,41

sabato 23 febbraio 2013

Elezioni: le quote dei bookmakers il giorno prima del voto


Ecco le ultime quotazioni  su chi sarà il futuro premier italiano:

QUOTAZIONI STANJAMES

Pier Luigi Bersani - 1,14
Mario Monti - 13
Silvio Berlusconi - 8
Beppe Grillo - 17


QUOTAZIONI BETVICTOR

Pier Luigi Bersani - 1,2
Mario Monti - 13
Silvio Berlusconi - 8
Angelino Alfano - 11
Beppe Grillo - 13


QUOTAZIONI PADDY POWER

Pier Luigi Bersani - 1,12
Mario Monti - 11
Silvio Berlusconi - 7
Beppe Grillo - 34


QUOTAZIONI WILLIAM HILL

Pier Luigi Bersani - 1,17
Mario Monti - 13
Silvio Berlusconi - 7
Beppe Grillo - 17


QUOTAZIONI BETFAIR

Pier Luigi Bersani - 1,23
Mario Monti - 19
Silvio Berlusconi - 14,3
Beppe Grillo - 25


NdR: il movimento 5 stelle non ha formalmente indicato nessun candidato premier

giovedì 24 gennaio 2013

25/1/1995 - ad un soffio dalla terza guerra mondiale

Il 25 gennaio 1995 si è verificato uno dei più rischiosi "incidenti" nei rapporti post guerra fredda tra USA e Russia.
L'incidente, da alcuni ritenuto molto più grave della crisi dei missili di Cuba del 1962, ha avuto origine dall'esperimento di alcuni scienziati norvegesi ed americani che il 25 gennaio 1995  lanciarono un razzo Black Brant XII (razzo a 4 stadi) al largo della costa nord-occidentale della Norvegia allo scopo di studiare l'aurora boreale.
La traiettoria comprendeva un corridoio aereo che si estendeva dal Nord Dakota fino a Mosca; durante il volo, il razzo raggiunse l'altezza di 1.453 Km, caratteristica simile a quella dei missili Trident equipaggiati dai sottomarini della marina militare americana... il risultato fu l'immediato stato di allerta delle forze nucleari russe e la cosiddetta "Valigetta nucleare" venne prontamente data all'allora presidente russo Boris Eltsin.
Eltsin si trovò nella delicata posizione di dover scegliere se lanciare o meno un fuoco di sbarramento nucleare contro gli Stati Uniti.... non vi era ancora una conferma chiara e precisa della traiettoria del razzo e sul suo reale obiettivo: l'ipotesi di una errata valutazione dovuta ad un guasto dei sistemi di previsione non poteva essere esclusa.
24 minuti dopo il lancio gli osservatori russi riuscirono a determinare che il razzo si stava dirigendo fuori dallo spazio aereo russo e, quindi, non rappresentava una minaccia.
Il razzo cadde come previsto, nei pressi di Spitsbergen.

Gli scienziati norvegesi e americani avevano notificato a 30 paesi, Russia compresa, la loro intenzione di lanciare un razzo da alta quota per un esperimento scientifico, ma - secondo alcune fonti - l'informazione non è stata trasmessa ai tecnici radar russi. A seguito di questo incidente, le procedure di notifica e di comunicazione sono state ampiamente modificate al fine di evitare altri incidenti del genere.

Un ricordo per Guido Rossa a 34 anni dalla morte

Non faceva molto freddo quel mattino a Genova... una leggera brezza agitava il mare, le foglie e le anime dei camalli che si preparano per andare al lavoro.
Sono le 6.35 di un mercoledì qualsiasi... un giorno di lavoro, un giorno di fatica all'Italsider di Genova così come in mille altri posti. Guido esce di casa come sempre, con l'animo sereno del lavoratore onesto e del compagno deciso... ma non varcherà un'altra volta quella soglia.
Poco distante dalla sua casa sono in tre ad attenderlo... non tutti vogliono la stessa cosa, ma il destino di Guido non cambia.
Da qualche tempo aveva rinunciato alla scorta, un gruppo di volenterosi operai che il sindacato aveva messo a sua disposizione a seguito della denuncia di Guido di un brigatista infiltrato nella sede genovese dell'Italsider; forse pensava di non averne bisogno... forse pensava che un sindacalista della CGIL, da tempo fedele iscritto al Partito Comunista Italiano non dovesse temere, anche se ormai da un anno, dopo il brutto affare Moro, il sindacato ed il PCI avevano preso le distanze dalla lotta politica extraparlamentare invitando gli iscritti a vigilare contro il terrorismo.

Forse quei tre dentro il furgone vogliono solo dargli una lezione... che sia da monito e da esempio... una prova di forza che non deve necessariamente avere come prezzo una vita...

In due gli sparano alle gambe: Guido ha tempo di pensare e di capire... e di certo ha anche il tempo di sperare, ma uno non la pensa così... "le spie devono pagare con la vita" è l'unico suo pensiero. Torna indietro e dalle gambe sale al cuore... un unico colpo e Guido si spegne sulla sua FIAT 850 che stà diventando sempre più rossa.... Rossa come il cognome di Guido.



Guido Rossa morì il 24 gennaio 1979, 
ucciso da un commando BR
composto da  Riccardo Dura, 
Vincenzo Guagliardo e Lorenzo Carpi.

Dopo i funerali il Presidente Pertini chiede di incontrare gli scaricatori del porto di Genova... era stato avvisato che in quell’ambiente vi erano simpatizzanti delle BR, ma proprio per quello li voleva incontrare. Il Presidente entrò in un grande garage pieno di gente, “saltò letteralmente sulla pedana” e con voce ferma disse: “Non vi parla il Presidente della Repubblica, vi parla il compagno Pertini. Io le Brigate Rosse le ho conosciute: hanno combattuto con me contro i fascisti, non contro i democratici. Vergogna!”.

lunedì 21 gennaio 2013

Elezioni politiche: sondaggio EMG 21 febbraio


Risultati dell'ultimo sondaggio effettuato da EMG marketing:

PD - 31,8%
SEL - 4,1%
Altri di centro sinistra - 1,2%
TOTALE COALIZIONE CENTRO SINISTRA - 37,1%

Scelta Civica (Monti) - 10,1%
UDC - 3,5%
FLI - 1,6%
TOTALE COALIZIONE CENTRO - 15,2%

PDL - 19%
Lega Nord - 4,7%
FDI - 0,9%
La Destra - 2,2%
Altri di centro destra - 1,2%
TOTALE COALIZIONE DI CENTRO DESTRA - 28%

Movimento 5 Stelle - 12,8%

Rivoluzione Civile (Ingroia) - 4,6%

Fare per fermare il declino (Giannino) - 1%

Partito Radicale - 0,5%

Elezioni politiche - sondaggio IPR 21 gennaio

Risultati dell'ultimo sondaggio effettuato da IPR marketing (21 gennaio):

PD - 31,5%
SEL - 3,5%
Altri di centro sinistra - 1%
TOTALE COALIZIONE CENTRO SINISTRA - 36%

Scelta Civica (Monti) - 9,5%
UDC - 3,5%
FLI - 1,3%
TOTALE COALIZIONE CENTRO - 14,3%

PDL - 18,5%
Lega Nord - 5%
FDI - 1%
La Destra - 2%
Altri di centro destra - 2%
TOTALE COALIZIONE DI CENTRO DESTRA - 28,5%

Movimento 5 Stelle - 13,3%

Rivoluzione Civile (Ingroia) - 4,3%

Fare per fermare il declino (Giannino) - 1,4%

Partito Radicale - 1,1%

Grillo: video dei riferimenti all'estrema destra

Come era preventivabile, a seguito del nostro articolo di ieri provocatoriamente intitolato "Movimento 5 svastiche" ci sono state molte "reazioni" spiacevoli.
Siamo stati accusati di fare "informazione falsa e tendenziosa", di "mettere in bocca ad altri parole non dette" e via discorrendo.

Riprendiamo un secondo l'accaduto:
nell'articolo sopra citato ci siamo chiesti in base a quale criterio Grillo, durante il suo comizio di domenica 20 gennaio a Matera facesse riferimento a movimenti di estrema destra.
Abbiamo riportato le sue parole: "noi riempiamo un vuoto che negli altri paesi hanno riempito Alba Dorata, il parito nazista, Le Pen in Francia" (ancor più "schizofreniche" se consideriamo il fatto che Grillo aveva appena affermato che il suo è un movimento non violento) e ci siamo chiesti se qualcuno poteva dare una spiegazione concreta dei riferimenti fatti dal comico.

Per tutta risposta ci siamo sentiti dare dei bugiardi e dei falsificatori.... ci hanno anche detto di guardare il filmato su youtube con l'intero comizio del comico genovese.
Per correttezza l'abbiamo fatto.... il video che ci hanno proposto è il seguente:
peccato che il passaggio che ci interessa (poco dopo il minuto 30°) sia "sfortunatamente" disturbato ed incomprensibile.

Fortunatamente siamo riusciti a recuperare un altro video (il link è il seguente: https://www.youtube.com/watch?v=CYcfHYS9gUY) in cui le parole si sentono chiaramente ed abbiamo estrapolato quì sotto il passaggio in questione

con questo vogliamo difendere la veridicità del nostro operato dalle accuse che ci sono state mosse.

Ovviamente saremo ben lieti di pubblicare ogni spiegazione o commento costruttivi alla comprensione dell'accauto.

NdA: i video pubblicati sono di proprietà dei rispettivi autori secondo le normative vigenti.

Governo Monti: una fortuna spesa in consulenze

Il risanamento deve partire da Palazzo Chigi: il Presidente del Consiglio e tutti i Ministri devono dare un forte esempio al Paese in un momento delicato come quello che stiamo vivendo.
Questo è il senso del pensiero di Monti in merito alla spending review (la "spending review", usando l'italiano che riteniamo - ovviamente - più chiaro, consiste in quel processo diretto a migliorare l'efficienza e l'efficacia della macchina statale nella gestione della spesa pubblica attraverso la sistematica analisi e valutazione delle strutture organizzative, delle procedure di decisione e di attuazione, dei singoli atti all’interno dei programmi)

Purtroppo i fatti non si sono dimostrati in linea con gli intenti:
nonostante sia stato in carica meno di 12 mesi, il governo Monti è riuscito a spendere per consulenze esterne una cifra di circa 2,3 milioni di euro!
Probabilmente la cosa sarebbe passata sotto silenzio se non fosse stato per l'interrogazione parlamentare sollevata dal senatore dell'Italia dei Valori Lannutti, nonchè presidente dell’Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Assicurativi).

Secondo analisi della spesa pubblica risulterebbe che il governo Monti avrebbe "avuto bisogno" di 111 consulenze esterne; gli apparati governativi che sono ricorsi maggiormente alle consulenze sono i seguenti:

  • dipartimento della Protezione civile (19 collaborazioni per un valore di 441mila euro)
  • dipartimento degli Affari regionali e del Turismo (13 incarichi per 504mila euro)
  • dipartimento delle Pari opportunità (9 consulenze per 304mila euro)
  • struttura di missione per le procedure di infrazione (6 incarichi da 216mila euro totali)
  • unità per la semplificazione e la qualità della regolazione (16 incarichi per 215mila euro).

E' notorio come le consulenze esterne abbiano costi enormi... il punto è perchè siano così necessarie.
E' possibile che questi apparati governativi non abbiano le competenze? o che magari non sappiano come sfruttarle? o forse una collaborazione non si può negare ad un amico.....
La risposta, molto probabilmente sta "soffiando nel vento".

domenica 20 gennaio 2013

Movimento 5 svastiche?

Ormai la situazione si sta delineando... nonostante qualche giorno fa, a seguito degli "apprezzamenti" rivolti a CasaPound da Beppe Grillo, il comico ligure stesso abbia commentato laconicamente con la frase "E' la solita bufala", vediamo ogni giorno che i richiami all'ultra destra contemporanea e non sono sempre costanti.

Oggi lo Tsunami tour faceva tappa a Matera per la presentazione dei candidati del M5S e, come già successo in passato, il Grillo parlante in preda all'enfasi, agli ormoni, all'entusiasmo o a qualcos'altro di ignoto si lascia andare ad una dichiarazione che probabilmente neanche il detto latino "in vino veritas" può spiegare in modo razionale: "Noi riempiamo un vuoto, quel vuoto che in altri Paesi dell'Europa hanno riempito Alba Dorata, il partito nazista o Le Pen in Francia"

Non si può trattare di un esempio fatto a caso, specialmente quando ci si bea di "portare in parlamento persone comuni"... il partito nazista ha forse portato in parlamento persone comuni? Forse... ma ha ben presto svuotato il parlamento di ogni sua funzione... e non c'è bisogno di aggiungere nulla che già non si sappia.
Le Pen, leader del Fronte Nazionale Francese, oltre ad essere un sostenitore della pena di morte, ha più volte pronunciato affermazioni considerate razziste e antisemite.
Alba Dorata è un partito greco di estrema destra di orientamento nazionalista e metaxista (il metaxismo è il fascismo greco); esso afferma la superiorità culturale della nazione greca, si oppone alla globalizzazione e al multiculturalismo e mostra di ammirare Hitler e Mussolini.

Sono forse questi gli "esempi" a cui si rifà Grillo? I suoi adepti ne sono al corrente? Potranno mai dissentire?

Sarebbe opportuno sentire da qualche attivista del movimento una decisa smentita ed una ferma presa di posizione contro gli "ideali/esempi nazi-fascisti"... specialmente in vista del 27 gennaio: Giorno della memoria (nel caso in cui qualcuno se ne fosse dimenticato).

Elezioni: le quote dei bookmakers

Come è noto i bookmakers (specialmente quelli di oltre manica) accettano scommesse su (quasi) tutto e, di conseguenza, assegnano le relative quotazioni.

Ecco le quotazioni su chi sarà il futuro premier italiano aggiornate al 19/1:

QUOTAZIONI STANJAMES

Pier Luigi Bersani - 1,28
Mario Monti - 5,5
Silvio Berlusconi - 7,5
Beppe Grillo - 14

QUOTAZIONI LADBROKES

Pier Luigi Bersani - 1,28
Mario Monti - 5
Silvio Berlusconi - 5
Beppe Grillo - 33

NdR: il movimento 5 stelle non ha formalmente indicato nessun candidato premier

sabato 19 gennaio 2013

Elezioni politiche - sondaggio SWG 18 gennaio

Ecco i risultati dell'ultimo sondaggio effettuato da SWG:

PD - 28,8%
SEL - 3,8%
Altri di centro sinistra - 0,4%
TOTALE COALIZIONE CENTRO SINISTRA - 33%

Scelta Civica (Monti) - 8,6%
UDC - 4,1%
FLI - 1%
TOTALE COALIZIONE CENTRO - 13,7%

PDL - 17,7%
Lega Nord - 5,4%
Altri di centro destra - 4,1%
TOTALE COALIZIONE DI CENTRO DESTRA - 27,2%

Movimento 5 Stelle - 16,8%

Rivoluzione Civile (Ingroa) - 5,4%

Fare per fermare il declino (Giannino) - 2,2%

Partito Radicale - 1%

venerdì 11 gennaio 2013

Ciao Faber

« Io ho avuto per la prima volta il sospetto che quel funerale, di quel tipo, con quell'emozione, con quella partecipazione di tutti non l'avrei mai avuto e a lui l'avrei detto. Gli avrei detto: «Guarda che ho avuto invidia, per la prima volta, di un funerale». »  - Paolo Villaggio -

L'11 gennaio 1999 ci lasciava Fabrizio De Andrè,.
Non vogliamo scrivere nulla di particolare, perchè di certo sarebbero parole inutili o già dette.... o peggio, suonerebbero banali e retoriche.

Vogliamo ricordarlo con alcune sue parole... frasi.... pensieri.... tutti senza tempo.
Ciao Faber, ti abbiamo voluto bene e te ne vorremo sempre.

« Lessi Croce, l'Estetica, dove dice che tutti gli italiani fino a diciotto anni possono diventare poeti, dopo i diciotto chi continua a scrivere poesie o è un poeta vero o è un cretino. Io, poeta vero non lo ero. Cretino nemmeno. Ho scelto la via di mezzo: cantante. »


« Durante il rapimento mi aiutò la fede negli uomini, proprio dove latitava la fede in Dio. Ho sempre detto che Dio è un'invenzione dell'uomo, qualcosa di utilitaristico, una toppa sulla nostra fragilità... Ma, tuttavia, col sequestro qualcosa si è smosso. Non che abbia cambiato idea ma è certo che bestemmiare oggi come minimo mi imbarazza. »


« Gesù di Nazareth [...] secondo me è stato ed è rimasto il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. »


« Quello che io penso sia utile è di avere il governo il più vicino possibile a me e lo stato, se proprio non se ne può fare a meno, il più lontano possibile dai coglioni. »


« Si lamentano degli zingari? Guardateli come vanno in giro a supplicare l'elemosina di un voto: ma non ci vanno a piedi, hanno autobus che sembrano astronavi, treni, aerei: e guardateli quando si fermano a pranzo o a cena: sanno mangiare con coltello e forchetta, e con coltello e forchetta si mangeranno i vostri risparmi. L'Italia appartiene a cento uomini, siamo sicuri che questi cento uomini appartengano all'Italia? »





Canzone del maggio - versione originale censurata



Canzone del maggio - versione pubblicata

giovedì 10 gennaio 2013

Giustizia vorrebbe che Berlusconi pagasse 2 milioni di IMU

Abbiamo parlato a lungo di IMU e, forse, ormai siamo rassegnati al fatto che è un'imposta necessaria (cari italiani, avete voluto evitare un'ICI più dolce e dilazionata? bene, beccatevi l'IMU e non lamentatevi anzi, lamentatevi con chi ha creduto nelle favole di Berlusconi).
Una delle cose che ci si augurerebbe e che ci fosse una certa qual giustizia proporzionale...
Se ho la "ventura" di ereditare una casa, perchè devo avere la "sventura" di pagare una enormità solo perchè è formalmente una seconda casa?
E se sono disoccupato perchè devo essere obbligato a venderla? Magari non me la sento di vendere l'appartamento che i genitori hanno faticosamente acquistando strappando ogni mese il mutuo da uno stipendio da fame? (cit. Guccini)

Ma con questo non voglio mica sostenere l'evasione fiscale (a quello ci pensano già altri, tra cui alcuni politici di verde vestiti e altri di doppiopetto dotati), vorrei soltanto sostenere una certa proporzionalità dell'imposta in funzione del reddito.

Sarà stucchevole, ma vorrei fare un esempio:
prendiamo da una parte la famiglia Rossi: papà e mamma con un figlio di tre anni, due lavori e una casa a Torino in zona semicentrale.
prendiamo dall'altra il "nostro" ex presidente del consiglio con le sue innumerevoli proprietà e la sua dichiarazione dei redditi da capogiro.
La famiglia Rossi guadagna in tutto 2.400 euro al mese; quest'anno hanno dovuto pagare 1.100 euro di IMU
Berlusconi guadagna in un mese oltre 4.000.000 di euro (dichiarato nel 2011, quindi relativo al 2010); quest'anno ha pagato 300.000 euro di IMU (fonte: lo stesso Berlusconi durante il programma "8 e mezzo" de "La7" del 8/1/2013.

La famiglia Rossi ha guadagnato il necessario per pagare l'IMU in 15 giorni di lavoro.
Berlusconi ha intascato il necessario per pagare l'IMU in 2,3 giorni di lavoro.

Alla luce di questo, l'impatto della tassa sul ceto medio è spropositatamente più elevato rispetto all'impatto sui "ricchi".... a questo punto delle due l'una: o si farà in modo che Berlusconi DEBBA pagare 2.000.000 euro di IMU o si dovrà fare in modo che i Rossi DEBBANO pagare 184 euro.

Una tassa DEVE essere anche e soprattutto proporzionale al reddito o la base portante di un paese finirà in mezzo ad una strada.

mercoledì 9 gennaio 2013

Ancora favole sull'IMU?

C'era una volta l'ICI, istituita tra Natale e Capodanno del 1992 dal governo Amato.
L'imposta gravava su fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli a prescindere dalla loro destinazione d'uso ed era a carico dei proprietari di immobili e dei titolari di diritti reali sulle proprietà di cui sopra.
La misura dell'imposta (direttamente riscossa dai comuni) era fissata da un minimo del 4 ad un massimo del 7 per mille e per le abitazioni principali era fissata una detrazione pari a 200.000 lire (103,29 euro).
Il governo Prodi, nella Legge Finanziaria 2008 (legge n. 244 del 24/12/2007), introduce una ulteriore detrazione fino a 200 euro per le prime case (detrazione che si aggiunge a quella già prevista).

Nel 2008, col Decreto legge n.93 del 27/5/2008 il governo Berlusconi abolisce l'ICI sulla prima casa: il minor gettito che ne deriva (1.700 milioni di euro) viene rimborsato ai singoli comuni con oneri a carico del bilancio dello Stato.

Nel 2011 Berlusconi ed il suo governo si accorgono che l'attuale tassazione su immobili e proprietà terriere non è sostenibile per il bilancio dello Stato e per questo da alla luce l'imposta municipale propria (IMU) a carico di proprietari e titolari di diritti reali su immobili, terreni e aree edificabili, escluse le abitazioni principali. La misura dell'imposta è fissata nel 7,6 per mille. L'IMU vede quindi la luce il 14 marzo 2011 con la legge sul Federalismo fiscale municipale.
Questo provvedimento (la tassa sostituirebbe l'ICI e la componente immobiliare dell'IRPEF, compresa di addizionali), nonostante sia teoricamente ad impatto zero sul bilancio dello Stato, è ritenuto dal centro destra sia impopolare (infatti l'entrata in vigore viene fissata per il 2014, cioè l'anno successivo la naturale scadenza del 4° governo Berlusconi; anno non fissato casualmente ma oculatamente stabilito in modo da non avere contraccolpi elettorali), sia inadeguato, in quanto - su numerose esplicite richieste parlamentari di chiarimento - Berlusconi afferma che nonostante la legge delega escluda l'applicabilità dell'imposta sulla prima casa, è fatta salva la possibilità di adottare nuove misure di legge volte a modificare il quadro normativo. Ecco un altro caso di provvedimento non preso per opportunità elettorale: l'abolizione dell'ICI sulla prima casa si è subito dimostrata insostenibile, per non perdere voti i governi Berlusconi non hanno mai preso in considerazione una introduzione se non a scadenza di mandato per poi ammettere nebbiosamente la necessità di una reintroduzione quando ormai era chiaro che questo sarebbe stato fatto formalmente dal governo tecnico.

E ora, 5 anni dopo, Berlusconi torna a ripetere che vuole abolire l'IMU sulla prima casa.
Se non avesse abolito l'ICI a suo tempo i conti dello stato sicuramente ne avrebbero giovato e non ci saremmo dovuti trovare a sputare sangue nel 2012, non ci saremmo trovati un'IMU così pesante, ma avremmo pagato in maniera più graduale.
In questi ormai quasi 20 anni di governo Berlusconi non si è risolto neanche uno dei grossi problemi del nostro Paese, la cosa importante è stata cantar favole al popolo ("la crisi non esiste" e altre 1000 barzellette), acquisire e, se necessario, acquistare consenso e rimandare i problemi "a chi sarebbe venuto dopo", sia esso un governo tecnico, sia essa una generazione come la mia alla quale ora viene presentato il conto di 20 anni di elettori creduloni e di governo scellerato.

Il Grillo e la bagascia


Correva l'anno 2001... a Fossano, paese in provincia di Cuneo, si teneva uno spettacolo dell'allora ancor solamente "comico" Beppe Grillo".
Come sempre, da sempre, nessuno era al sicuro dagli anatemi del Grillo genovese, neanche la stimata Rita Levi Montalcini (alla quale rivolgiamo un piccolo pensiero da quaggiù...).
L'accusa prendeva spunto dall'insinuazione che la scienziata avesse conseguito il premio Nobel grazie ad una ditta farmaceutica "amica" (la Fidia) la quale avesse a tutti gli effetti "comprato" il premio poi assegnato alla Montalcini.
Il caso si scatenò perchè Rita Levi Montalcini era testimonial della Fidia per il lancio di un prodotto farmaceutico (il Cronassial, prescritto per le neuropatie periferiche) dagli effetti poi rivelatosi in alcuni casi neurotossici. Il caso è stato ampiamente dibattuto: emerse che dalle sperimentazioni rituali il farmaco era ben tollerato dagli individui, ma quando le somministrazioni (da alcuni addetti ai lavori ritenute a volte "eccessive" rispetto alle effettive necessità dei pazienti) raggiunsero una vasta scala, iniziarono a manifestarsi degli effetti indesiderati non previsti e non emersi durante la sperimentazione. Il farmaco, diffusosi in gran parte d'Europa, negli USA ed oltre, venne ritirato dal commercio, ma tuttora in alcuni paesi è utilizzato, per patologie gravi quali il trattamento di lesioni della spina dorsale.
Tornando al tema principale, a seguito di questo caso, nel suddetto spettacolo Beppe Grillo ha definito la Montalcini "vecchia bagascia", anzi, per la precisione (secondo chi era presente) il termine in dialetto genovese utilizzato è stato “unn-a bagascia vëgia”. Chi il genovese lo conosce afferma che la frase è utilizzata spesso per indicare una persona furba, scaltra e approfittatrice... non ci sono motivi per non credere a questa versione, il problema è che in ogni altra parte d'Italia quella frase significa una sola cosa, imbarazzante da ripetere e cioè "vecchia bagascia"... Il Grillo ha l'intelligenza di saperlo ma non il buon gusto di evitarlo... perchè si sa, all'italiano rimangono impresse le frasi ad effetto, ancor meglio se son volgari...