venerdì 17 giugno 2011

Verifica. E dopo fiducia o cosa?

22 giugno.
Questa è la data in cui il premier Berlusconi si presenterà alla Camera dei Deputati per la verifica chiesta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La verifica è stata chiesta dopo le nomine dei nuovi sottosegretari nominati dal governo e mira a rendere chiaro lo stato di salute ed i numeri della maggioranza.
Il modo in cui si terrà la verifica è ancora da definirsi: il governo attende le mosse dell’opposizione, la quale deciderà solo nei prossimi giorni quali mosse adottare.

L’aria che si respira fa presagire che non ci sarà una esplicita mozione di sfiducia da parte dell’opposizione: il centrosinistra è convinto che il governo, nonostante le recenti sconfitte elettorali, possieda ancora i numeri in Parlamento.
Ago della bilancia è, stavolta come in molte altre occasioni per il governo, la Lega. Domenica a Pontida si scopriranno le carte in merito alla loro strategia politica ed alle richieste che muoveranno sicuramente e fermamente al PdL ed al Governo tutto.

L’opposizione definirà le sue mosse dopo questo appuntamento. Le parole di Berlusconi pronunciate dopo il consiglio dei Ministri lo dipingono ''intimamente convinto che non ci sia un'alternativa per l'Italia a questa maggioranza e a questo governo". Di certo in parlamento sarà molto difficile raggiungere accordi per eventuali governi tecnici o che non prevedano Berlusconi come premier.
Il Parlamento, però, non è più secondo noi espressione dell’opinione del popolo italiano. Cercare e trovare una strada per andare alle urne è, a nostro avviso, l’unica strada possibile. Per questo ci auguriamo che il centrosinistra vada in questa direzione, senza cercare improbabili aggregazioni al solo scopo di raccogliere tutte le forze contrarie a Berlusconi. Come hanno dimostrato le elezioni amministrative sono la coerenza e la programmazione che portano alla vittoria, unite al fondamentale apporto democratico delle elezioni primarie. Seguire questa strada, realizzare un programma di governo serio, incentrato sui cittadini e sul lavoro (cosa che con la destra non si è mai vista e realizzata) e dialogare criticamente e costruttivamente con le forze politiche omogenee. Questa è l’unica strada. La storia lo ha dimostrato... non dimentichiamocene ancora una volta!

mercoledì 15 giugno 2011

Riforma elettorale: depositato al Senato disegno di legge PdL

Dopo gli “schiaffi” elettorali subiti nell’ultimo mese il governo sta iniziando le manovre per cercare di rimanere a galla.
Oggi è stato depositato al Senato il disegno di legge di modifica delle legge elettorale, primo firmatario il vicecapogruppo vicario PdL Quagliariello. L’obiettivo principale del disegno di legge è l’introduzione anche al Senato del premio di maggioranza che verrebbe attribuito su base nazionale. Come ciò possa avvenire, essendo il Senato eletto a base regionale, è tutto da vedere; i documenti inerenti la proposta saranno resi noti in settimana, dopodiché si potrà avere una maggiore indicazione in merito.
Di certo rimane la prospettiva delle liste bloccate (cioè senza le preferenze, in quanto rimarrà la situazione per la quale non è l’elettore a scegliere i candidati, ma saranno sempre imposti dalle graduatorie stabilite dalle forze politiche), ma con un numero minore di candidati.

riforma-475Le prime reazioni sulla proposta sono abbastanza chiare. Dall’opposizione si è espresso in materia il leader dell’Italia dei Valori Di Pietro: "Magari si facesse, ma temo che con questo governo e questa maggioranza la riforma elettorale non si farà"; "Vedo che ci sono alcune proposte di riforma, mi sembrano solo scuse per non andare a votare più che che una vera espressione della volontà di fare la riforma. Non vorrei che sia una furba giustificazione per realizzare un governo tecnico e non andare alle elezioni".
Anche all’interno della maggioranza non mancano le voci “scettiche”: Reguzzoni, Presidente dei deputati della Lega Nord alla Camera, ha lapidariamente commentato che la riforma elettorale "E' l'ultima cosa che interessa i cittadini".

Di certo l’attuale legge elettorale è denominata “Porcellum” non a caso... ma siamo convinti che sia meglio andare alle urne il prima possibile per iniziare ad affrontare in fretta i reali problemi del paese, in primis il lavoro e l’occupazione. Questa è la priorità, tutto il resto (dalla legge elettorale alla abolizione delle provincie, tutte proposte che stanno proseguendo il loro iter) passa in secondo piano.

martedì 14 giugno 2011

E ora Elezioni Anticipate!!!!

«Ricordate di non prendere mai sul serio chi si prende troppo sul serio. L'autoironia è sempre fondamentale».
Queste parole sono state pronunciate ieri da Berlusconi durante la conferenza stampa con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. La differenza tra autoironia ed idiozia a volte ci sfugge... e questa è una di quelle volte in cui fatichiamo a trovare la fine dell’una e l’inizio dell’altra.
Come è ormai noto, il “nostro” premier ha avuto modo di dare ancora una volta spettacolo durante l’incontro col capo del governo israeliano, commentando in maniera finissima e da vero critico d’arte uno splendido quadro di Andrea Appiani, presente a Villa Madama (alle spalle dei due presidenti durante la conferenza stampa): il “Parnaso”; «Il presidente mi ha chiesto che quadro fosse, io mi sono informato e posso dargli una risposta: è di Andrea Appiani e rappresenta il Parnaso, ovvero il bunga bunga del 1811» sono state le parole di Berlusconi.

ELEZIONIANTICIPATENonostante i forti segnali che arrivano dal paese, un paese ormai esasperato da una politica lontanissima dai problemi della gente comune, l’unica cosa che non manca mai, anche nelle occasioni meno opportune, è la battuta inopportuna del premier. Evidentemente nessuno ha mai avuto l’ardire di spiegargli le differenze che ci sono tra un importante incontro politico e le cene “a tema” a cui è abituato. La cosa più inquietante è che non si rende conto della miriade di figure barbine che l’Italia è costretta a fare al cospetto della comunità internazionale (Dall’Obama “abbronzato” al Berlusconi che fa le corna durante una foto ufficiale del vertice NATO). In quale altro stato democratico un individuo del genere sarebbe mai stato capo del governo per 14 anni?

Ormai il dato è stato tratto: dalle elezioni amministrative al referendum, l’Italia ha risposto “presente!” e la voglia di cambiamento è grande. A questo punto il prossimo obiettivo è ottenere Elezioni Anticipate!

lunedì 13 giugno 2011

Referendum: vittoria del popolo!

Nonostante gli innumerevoli tentativi di farlo saltare, nonostante la scarsità di informazioni sui canali mediatici canonici, nonostante le date errate comunicate dai TG, nonostante le dichiarazioni di inutilità, incoerenza, pretestuosità e chi più ne ha più ne metta.... il quorum è stato raggiunto!

Le buone avvisaglie già si sono sentite domenica mattina, con la percentuale di votanti già sopra all'11%, e da quel momento in avanti è stata una trionfante cavalcata verso quel quorum che non si raggiungeva dal 1995.
referendum-2011Oltre il 57% è il dato conclusivo, con l'importante "ciliegina" rappresentata dal raggiungimento del quorum in tutte le regioni italiane. Il messaggio è forte e parte da tutta Italia: ci siamo rotti di veder soffocata la nostra voce, è ora di gridare forte le nostre opinioni, soprattutto quando queste sono scomode per chi ci governa.

I pidiellini stanno già iniziando a sminuire il risultato... è ovvio, visto che i risultati sono un ulteriore schiaffo alla politica di questo governo (politiche energetiche e giustizia sono argomenti forti ed è forte il messaggio degli italiani: "quello che state facendo non ci sta bene!"). Lungi da noi l'idea di strumentalizzare il nobile istituto referendario, ma è inevitabile che la pronuncia del popolo sovrano abbia una valenza politica ed ancora più forte è il messaggio congiunto elezioni amministrative + referendum.
Ovviamente il governo non si farà da parte, nell'Italia del berlusconismo la dignità delle dimissioni non esiste... e prepariamoci ad altri colpi di teatro da parte di questa maggioranza minoritaria senza farci incantare da altre promesse da marinaio che non faranno altro che spingerci nel baratro (chi crede nella riduzione delle tasse e nella riforma fiscale favorevole al cittadino o è un utopista o è uno che punta alla sciagura del Paese).

La vittoria oggi sta tutta in un popolo che vuole riprendersi in mano il suo destino, stufo delle urla, delle promesse che durano il tempo di un respiro, degli editoriali di Libero che sprigionano sciocca sfiducia nelle capacità intellettive di noi Italiani.

A 150 anni dall'Unità d'Italia riuniamoci in nome del popolo e cacciamo chi ha trasformato in aceto il nostro buon vino.

Pagina dei risultati dei 4 referendum

Habemus quorum!!!

Risultati Definitivi dei 4 referendum del 12-13 giugno 2011

REFERENDUM

Progress risultati

percentuale votanti

SI (definitivi)

Referendum 1 – Servizi pubblici locali acqua 8.092 comuni su 8.092

54,81%

95,35%

Referendum 2 – Tariffa acqua 8.092 comuni su 8.092

54,82%

95,80%

Referendum 3 – Nucleare 8.092 comuni su 8.092

54,79%

94,05%

Referendum 4 – Legittimo impedimento 8.092 comuni su 8.092

54,78%

94,62%

domenica 12 giugno 2011

L’affluenza in tempo reale

Prosegue lo screening de “La parola ai cittadini” sull’affluenza alle urne per i 4 referendum.
Gli aggiornamenti sono in tempo reale (aggiorna il tuo browser premendo F5)

I risultati definitivi sono consultabili seguendo questo link

Dati ufficiali affluenza ore 22.00

REFERENDUM
AFFLUENZA – ore 22
Referendum 1 – Servizi pubblici locali acqua
41,14%
Referendum 2 – Tariffa acqua
41,14%
Referendum 3 – Nucleare
41,11%
Referendum 4 – Legittimo impedimento
41,10%

Referendum: buona affluenza e quorum più vicino!

E’ arrivato il grande giorno: le urne sono aperte dalle ore 8 di stamane e lo saranno fino alle 22, per poi riaprire domani alle 7 fino alle ore 15.

La battaglia, come è noto, si svolge sul quorum; la sensazione che si ha da molte parti è che finalmente, dopo molti anni, la possibilità di raggiungerlo sia concreta. La cosa principale da tenere in considerazione è che, prima che una implicazione politica, i referendum hanno ed avranno una influenza decisiva sulla vita dei cittadini.

Dati sull’affluenza:
Ore 13.29 - Dati definitivi comprendenti il 100% dei comuni: affluenza sopra l’11,63%

REFERENDUM AFFLUENZA – ore 12
Referendum 1 – Servizi pubblici locali acqua

11,64%

Referendum 2 – Tariffa acqua

11,64%

Referendum 3 – Nucleare

11,63%

Referendum 4 – Legittimo impedimento

11,63%