giovedì 5 maggio 2011

Salta il referendum sul nucleare?

Sembra che il destino del referendum sul nucleare sia ormai segnato.
Le Commissioni riunite V Bilancio e VII Cultura hanno concluso l'esame in sede referente del decreto-legge 34/2011: "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, recante disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo".
Abbiamo analizzato approfonditamente il testo approvato ed è emerso come tutte le richieste abrogative e modificative previste nel referendum sul nucleare siano state accolte ed ora il testo è pronto per l’esame dell’Assemblea.
Il testo completo approvato dalle Commissioni riunite è visionabile seguendo questo link al sito della Camera dei Deputati.
Allo stato delle cose, se il disegno passerà il vaglio dell’Assemblea, è quasi certo che il referendum sul nucleare non abbia più ragion d’essere. Nonostante questo rimangono attivi gli altri quesiti (sull’acqua e sul legittimo impedimento) non meno importanti; per questo noi de “La parola ai Cittadini” rinnoviamo ancora una volta l’invito di presentarsi alle urne ed esprimere la propria opinione, qualunque essa sia, sui quesiti referendari.

2 commenti:

p.s. ha detto...

Non è vero: il ddl approvato al Senato e che verrà discusso alla Camera comporta sì l'abrogazione delle norme che segnano il passaggio al nucleare, ma dà anche mandato al governo di approvare un nuovo piano energetico SENZA ESCLUDERE IL NUCLEARE. E' quindi un inganno, o uno "scippo" del referendum tentato dalla maggioranza governativa. La Cassazione avrà l'ultima parola, ma intanto passano notizie false, o incomplete come la vostra, che dicono che il referendum sul nucleare non si terrà. Altro ho scritto su http://pillole.blog.kataweb.it/pillole/2011/05/03/nucleare-il-governo-non-rinuncia-il-referendum-deve-tenersi/ saluti paolo

Admin ha detto...

Caro Paolo, per far saltare il referendum non è necessario che il governo escluda tout-court ogni possibilità di nucleare in Italia, ma basta che abroghi le norme oggetto del referendum stesso, questo è pacifico e assolutamente incontestabile. Il punto è che le norme oggetto del referendum sono molto circostanziate e non è necessario nessun riferimento alle future pianificazioni energetiche. Quando citi nel tuo articolo l'Ufficio centrale per il referendum il quale deve giudicare se "la nuova disciplina legislativa, sopraggiunta nel corso del procedimento, abbia o meno introdotto modificazioni tali da precludere la consultazione popolare" si riferisce alle tematiche trattate negli articoli oggetto della consultazione abrogativa, non ai principi che regolano una politica.

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