martedì 7 giugno 2011

Lega in silenzio, PdL senza parole.

Il vertice di Arcore tra Pdl e Lega si è concluso e i dettagli sostanziali di quello che è emerso sono ancora pochi.
La sensazione è che non vi sia stata nessuna svolta epocale e nessuna decisione importante, se non uno scontato quanto inutile “andiamo avanti”.

Le tematiche in discussione erano essenzialmente due; sul fronte fiscale resiste saldamente la posizione di Tremonti: non c’è nessuno spazio per ridurre le tasse e, se si vuole raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2014, è confermata la necessità di una manovra da 40 miliardi di euro. La riforma fiscale sbandierata dal premier dopo i ballottaggi rimane una semplice scatola vuota nella quale nessuno può dire se e come verrà riempita.

L’altra promessa fatta qualche giorno fa, cioè il passaggio di qualche ministero (o ufficio ministeriale) al Nord, non è stata maggiormente specificata. La proposta, nata con l’intento esclusivo di compiacere Bossi & C., è già stata ampiamente criticata anche da molti esponenti di Centro Destra, quali Alemanno. La totale inutilità di questa iniziativa è palese e comporterebbe solo un aumento dei costi della pubblica amministrazione con ulteriori aggravi sui cittadini, i quali di questo non hanno assolutamente bisogno!

A fine summit è toccato al neo segretario pdl Alfano rilasciare le dichiarazioni di rito: "Il rapporto fra tra Berlusconi e Bossi è solido", "Si è ulteriormente rafforzata la volontà di arrivare a fine legislatura". Tutte frasi di circostanza che non aggiungono nulla. Ciò che aggiunge qualcosa è, invece, il silenzio di Bossi e della Lega: dopo il vertice il Senatur e i colonnelli leghisti si chiudono a via Bellerio e, alla loro uscita, nessuno apre bocca.
La sensazione che la misura sia colma per la Lega si fa sempre più corpo. Le prossime verifiche del governo diranno se e come ci sarà ancora un futuro per questo governo.

0 commenti:

Posta un commento